Il Lago Sotterraneo di Palazzo della Cancelleria e il salone dei 100 Giorni di Giorgio Vasari

Il Lago Sotterraneo di Palazzo della Cancelleria

Roma non finisce mai di stupire, fatta e rifatta nel corso dei millenni, uno strato sopra l' altro, nasconde nei suoi sotterranei oltre a reperti archeologici, laghi, torrenti e canali sotterranei fra i più affascinanti al mondo.
 
Scavi condotti intorno alla fine degli anni trenta nelle cantine del palazzo della Cancelleria Apostolica hanno rivelato, agli occhi increduli degli operai, i resti di un sepolcro romano sommerso da un placido laghetto color smeraldo, profondo dai 3 ai 6 metri.
 
Il laghetto si è formato a seguito dell’ostruzione dell’ Euripus, canale impiegato per regolare il livello dell’acqua dello Stagnum Agrippae, la grande natatio (piscina per il nuoto) delle Terme di Agrippa alimentate dall’acqua Virgo.
 
L’Euripus attraversava tutto il Campo Marzio prima di gettarsi nel Tevere all’altezza dell’attuale Ponte Vittorio Emanuele II, lì dove un tempo era il ponte di Nerone, e dove ora sono gli alti muraglioni del Tevere che occludendo lo sbocco del canale hanno contribuito a formare il suggestivo laghetto ipogeo alimentato anche dall’acqua di falda.
 
Numerosi sepolcri affacciavano lungo il canale dell’Euripus, costruiti per commemorare la memoria degli estinti senza contenerne le spoglie mortali.  Inabissato sotto il palazzo della Cancelleria è quello di Aulo Irzio, luogotenente di Cesare morto eroicamente nella battaglia di Modena contro Antonio nel 43 aC insieme al collega Vibio Pansa il cui sepolcro, secondo gli archeologi, dovrebbe trovarsi nelle immediate vicinanze.
 
Tagliati dalle fondazioni del palazzo sono anche un Mitreo, un cimitero cristiano e le vestigia di una grande basilica paleocristiana che la tradizione vuole costruita sulla domus di Papa Damaso I (305-384).
 
Si narra che il palazzo della Cancelleria fu costruito dal cardinal Raffaele Riario, nipote e cancelliere di papa Sisto IV della Rovere, grazie alle vincite di una singola notte di gioco. Alla sua realizzazione (1485-1515) contribuirono diversi architetti fra cui Baccio Pontelli, Andrea Bregno e Donato Bramante, al quale sono attribuiti anche l’esecuzione del cortile, che è tra le più alte manifestazioni architettoniche del Rinascimento,
e il restauro della contigua chiesa di S Lorenzo in Damaso.

Nel 1546 il cardinal Alessandro Farnese commissionò a Giorgio Vasari di celebrare la memoria di papa Paolo III Farnese
 decorando ad affresco la volta del salone centrale del palazzo. Quando Vasari si vantòcon Michelangelo di aver terminato il lavoro in soli 100 giorni, questi ironico rispose: “E si vede!”.
 
A difesa di Giorgio Vasari, possiamo tuttavia affermare con sicurezza, che gli affreschi  della sala dei 100 Giorni non mancano di stupire i visitatori di oggi come quelli di allora. Il 15 novembre del 1848 ai piedi dello scalone che conduce alla sala morì Pellegrino Rossi, ministro del governo pontificio di Pio IX Mastai Ferretti, assassinato per mano del figlio di Ciceruacchio. Fuggito il Papa a Gaeta, il palazzo ospitò l’assemblea costituente della Seconda Repubblica Romana guidata da Garibaldi, che proprio in questa sala approvò gli articoli della Costituzione Romana, documento che lanciò le basi per la successiva Costituzione Italiana.
 
La visita al palazzo della Cancelleria lascerà nel visitatore un ricordo indelebile della bellezza prodotta dal genio umano, arricchita dalle “Macchine di Leonardo” in esposizione fino ad aprile 2016. 


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Articolo curato da Valeria Scuderi dell'associazione Rome4u § Roma e Lazio x te, pubblicato da RomeToday il 18 aprile 2015

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